IL MALLOPPO

IL MALLOPPO

di di Joe Orton
Traduzione di Edoardo Erba
con Gianfelice Imparato, Marina Massironi, Valerio Santoro, Giuseppe Brunetti, Davide Cirri

regia di Francesco Saponaro
scene Luigi Ferrigno
costumi Anna Verde
disegno Luci Antonio Molinaro

Due ladri inesperti decidono di svaligiare la banca accanto all’impresa di pompe funebri in cui lavorano, ma sono costretti a nascondere la refurtiva… nella bara della madre appena deceduta di uno di loro. Così tra
furti, omicidi, intrighi amorosi e indagini, inizia una rocambolesca sequela di situazioni spassose e assurde tipiche dell’umorismo nero britannico.

A che servono questi quattrini

A che servono questi quattrini

“Una coproduzione La Pirandelliana | Teatro di Napoli – Teatro Nazionale”

di Armando Curcio
Regia di Andrea Renzi
con Nello Mascia, Valerio Santoro, Salvatore Caruso, Loredana Giordano, Fabrizio La Marca, Ivano Schiavi
Scene: Luigi Ferrigno
Costumi: Ortensia De Francesco
Luci: Antonio Molinaro
 
“A che servono questi quattrini” è una commedia di Armando Curcio messa in scena per la prima volta nel 1940 dalla compagnia dei De Filippo con grande successo di pubblico.
La vicenda ruota intorno al Marchese Parascandolo detto il Professore che per dimostrare le sue teorie socratiche, bizzarre e controcorrente, ordisce un piano comicamente paradossale che svela l’inutilità del possesso del denaro.

Enrico IV

Enrico IV

“Una coproduzione La Pirandelliana | Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia”

di Luigi Pirandello
Adattamento e regia di Luca De Fusco
con Eros Pagni
con Anita Bartolucci, Paolo Serra, Valerio Santoro, Matteo Micheli, Alessandra Pacifico Griffini, Alessandro Balletta
Scene e costumi: Marta Crisolini Malatesta
Luci: Gigi Saccomandi
Musiche a cura di: Gianni Garrera
Aiuto regia: Lucia Rocco
Foto di scena: Tommaso Le Pera
 
Enrico IV è uno dei personaggi che aspetta la maturità di un grande attore. Mastroianni, Randone, Albertazzi, Benassi, Ruggeri hanno dato ognuno una propria versione di questo grande personaggio. Il testo non è forse perfetto come altri capolavori di Pirandello ma il personaggio è entrato subito nella storia del teatro. Un uomo che è caduto da cavallo durante una festa in maschera e si è risvegliato convinto di essere Enrico IV, il personaggio storico che stava interpretando, è una grande metafora.

MIO PER SEMPRE

MIO PER SEMPRE

di Pierfrancesco Franzoni e Loredana Giordano
supervisione di Edoardo Erba
con Loredana Giordano

regia di Renato Giordano
scene Luigi Ferrigno
Ass. regia Sabatino Barbato
Ass. scenografa Rosita Vallefuoco
costumi Francesca Marsella
luci Antonio Molinaro

Bambole rotte e abbandonate: una donna smarrita nella sua indicibile tragedia le aggiusta con delicatezza e tormento, le riporta alla decenza, le accudisce con amore. È diventata così brava, che non ci accorgiamo più dell’ossessione che la opprime, ora vediamo solo la sua ingegnosità commovente, l’abilità e la fantasia con cui non si rassegna a tollerare l’abbandono.